MEDICO COMPETENTE E PROMOZIONE DELLE PRATICHE VACCINALI NEI LUOGHI DI LAVORO

UN’INDAGINE CONOSCITIVA INAIL 2019

MEDICO COMPETENTE E PROMOZIONE DELLE PRATICHE VACCINALI NEI LUOGHI DI LAVORO

MEDICO COMPETENTE E PROMOZIONE DELLE PRATICHE VACCINALI NEI LUOGHI DI LAVOROIn ambito occupazionale le vaccinazioni rappresentano un importante strumento di tutela della salute per gli esposti ad agenti biologici. Infatti, laddove la valutazione dei rischi evidenzi la necessità di misure speciali di protezione, il datore di lavoro (DL) – su parere conforme del medico competente (MC) – adotta la vaccinazione come misura protettiva particolare per i lavoratori che non siano già immuni all’agente biologico. Le vaccinazioni possono essere obbligatorie, come requisito di legge, per poter svolgere uno specifico lavoro (verifica in capo al DL) o raccomandate per poter lavorare in sicurezza (verifica in capo al MC). 

La messa a disposizione e la somministrazione dei vaccini deve essere integrata all’interno di una più ampia strategia di prevenzione che tenga conto: dell’obbligatorietà o meno del vaccino, del rischio di contrarre la patologia senza vaccino, degli esiti clinici della patologia per cui si propone il vaccino, dell’esistenza di misure efficaci alternative, delle caratteristiche immunologiche e dello stato di salute del soggetto. 

Il lavoratore deve essere adeguatamente informato dal MC sul rischio valutato, sui vantaggi/inconvenienti delle vaccinazioni proposte e, all’atto vaccinale, sottoscrivere il consenso. 
A tal proposito, il ruolo del MC è di fondamentale importanza per implementare l’utilizzo della pratica vaccinale come strumento di prevenzione nei luoghi di lavoro in quanto, in funzione dei compiti che riveste, egli rappresenta una figura centrale del sistema di gestione della sicurezza e della salute dei lavoratori. 
Pertanto, nell’ottica di un modello valutativo integrato di salute sia della popolazione generale che del lavoratore, la presente indagine si propone di analizzare le eventuali barriere e di individuare gli strumenti più idonei per migliorare la copertura vaccinale, con l’obiettivo specifico di ottimizzare l’utilizzo della pratica vaccinale in contesti lavorativi in cui la presenza del rischio biologico è maggiormente rappresentata.