RIPRESA DEL LAVORO NELLE AZIENDE POST EMERGENZA COVID-19

la mancata attuazione del Protocollo Condiviso

RIPRESA DEL LAVORO NELLE AZIENDE POST EMERGENZA COVID-19

RIPRESA DEL LAVORO NELLE AZIENDE POST EMERGENZA COVID-19Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria U.O.C. SPSAL – Servizio Prevenzione Sicurezza in Ambienti di Lavoro GUIDA ALLA RIPRESA DEL LAVORO NELLE AZIENDE POST EMERGENZA COVID-19 ver. 1.2 del 05/05/2020 GUIDA ALLA RIPRESA DEL LAVORO NELLE AZIENDE POST EMERGENZA COVID-19

Le sintesi contenute nel presente documento sono aggiornate al 05/05/2020, riepilogano le normative vigenti nazionali e regionali e si intendono superate, qualora incompatibili, con norme nazionali e regionali emanate successivamente a tale data. Premesso che le norme previgenti in tema di sicurezza sul lavoro restano pienamente valide in assenza di modifiche temporanee operate dal legislatore, le indicazioni fornite da ATS in questo documento riguardano esclusivamente aspetti organizzativi per l’applicazione delle direttive nazionali e regionali nel territorio di ATSBrianza. Si fornisce anche risposta ai quesiti più frequentemente pervenuti, pur precisando che non possono essere richieste deroghe agli adempimenti salvo quelle espressamente previste dalla LEGGE.

Il protocollo condiviso contiene un elenco di misure che possono impattare in maniera assai rilevante sulla usuale organizzazione dell’attività aziendale, richiedendo ad esempio una riorganizzazione del lay-out con distanziamento delle postazioni di lavoro, l’articolazione dell’attività su turni anziché su lavoro a giornata.

Analisi degli eventuali adempimenti in scadenza (per es. formazione obbligatoria, sorveglianza sanitaria periodica, riunione periodica, ecc) e relativo piano d’azione Il Protocollo condiviso del 14 marzo 2020 sospende e annulla tutte le attività di formazione in modalità in aula, anche obbligatoria e anche se già organizzata, consentendo l’effettuazione della formazione a distanza, anche per i lavoratori in smart work; a tale proposito, al momento non ci sono indicazioni regionali o nazionali relativamente alla possibilità di effettuare la formazione specifica in attività a rischio medio e alto, che l’accordo stato-regioni del 2016 prevede non possa essere effettuata in modalità e-learning, con approcci alternativi basati su tecniche di videoconferenza.