Modulo richiesta intervento ispettivo

Disponibili il modulo da utilizzare per le richieste di intervento ispettivo (INL 31 – Modulo richiesta intervento ispettivo). INL 2021

Regolarizzazione rapporto di lavoro “in nero” (indicare periodo, luogo di lavoro, soggetto che esercitava il potere direttivo/di controllo sul lavoro, modalità e misura della retribuzione, eventuali testimoni)

Regolarizzazione rapporto non “in nero” ma svolto con modalità diverse da quelle indicate nel contratto (indicare periodo, luogo di lavoro, soggetto che esercitava il potere direttivo/ di controllo sul lavoro, elementi in base ai quali il rapporto deve essere considerato subordinato, modalità e misura della retribuzione, eventuali testimoni)

Spettanze economiche relative

Altre irregolarità quali orari e tempi di lavoro, pause e riposi, videosorveglianza, etc.

Il denunciante prende atto che:
– Per le prestazioni a carattere assistenziale quali assegni nucleo familiare, trattamento economico astensione/congedo di maternità, trattamento di malattia, qualora non emergano fattispecie di carattere strettamente sanzionatorio, la presente sarà trasmessa all’INPS ovvero la S.V. sarà invitata a rivolgersi alla sede dell’Istituto previdenziale territorialmente competente.

– Ai sensi del D.Lgs. 23/04/2004, n. 124 “nelle ipotesi di richieste di intervento ispettivo all’Ispettorato territoriale del lavoro dalle quali emergano elementi per una soluzione conciliativa della controversia, l’Ispettorato del lavoro territorialmente competente può, mediante un proprio funzionario, anche con qualifica ispettiva, avviare il tentativo di conciliazione sulle questioni segnalate”.

– Per le richieste di intervento per le quali può maturare la prescrizione dei crediti di lavoro e dei contributi previdenziali il denunciante, onde salvaguardare l’integrità dei propri diritti, deve attivarsi inviando al datore di lavoro con raccomandata a/r un atto formale di messa in mora, da produrre in seguito a questo ufficio al fine dell’eventuale adozione del provvedimento di diffida accertativa, e presentare denuncia di omissione contributiva presso la competente sede Inps al fine di interrompere i termini prescrizionali previsti per le contribuzioni di previdenza ed assistenza sociale obbligatoria.

Il denunciante, in relazione a quanto sopra esposto è consapevole delle conseguenze civili e penali previste per coloro che rendono false dichiarazioni ad un pubblico ufficiale nell’esercizio delle proprie funzioni (art.23,legge 218/52, art.82 T.U.797/55 e art.496 c.p).

Il denunciante si impegna a comunicare le eventuali variazioni degli indirizzi sopra comunicati, ed esonera questo Ispettorato da ogni responsabilità circa eventuali disguidi o ritardi postali ovvero per il caso di dispersione di comunicazioni causati da inesatte trascrizioni dei dati anagrafici o del cambiamento dell’indirizzo medesimo.

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