Formazione del personale HACCP

Regione Lombardia

Formazione del personale HACCP

La formazione per alimetaristi varia, in alcuni casi anche notevolmente, nelle varie regioni Italiane. Questo comporta delle difficolta da parte degli imprenditori nel capire cosa fare , se è valida, quante ore etc.. Vediamo il caso più estremo quello della Regione Lombardia. In Italia, infatti, la modalità di formazione in materia d’igiene alimentare e applicazione del sistema HACCP, richiesta dal regolamento europeo 852/2004, può variare da regione a regione.La formazione per alimetaristi varia, in alcuni casi anche notevolmente, nelle varie regioni Italiane. Questo comporta delle difficolta da parte degli imprenditori nel capire cosa fare , se è valida, quante ore etc.. Vediamo il caso più estremo quello della Regione Lombardia. In Italia, infatti, la modalità di formazione in materia d’igiene alimentare e applicazione del sistema HACCP, richiesta dal regolamento europeo 852/2004, può variare da regione a regione.

Linee di indirizzo per la semplificazione dell’applicazione del sistema HACCP nelle microimprese del settore alimentare
FORMAZIONE DEL PERSONALE
Il personale deputato alla manipolazione degli alimenti deve essere adeguatamente formato rispetto al tipo di lavoro svolto.
Il responsabile dell’attività è tenuto in ogni caso a valutare la formazione del personale, valutandone i comportamenti nel corso dell’attività lavorativa.
Comportamenti inadeguati dovranno essere corretti con ulteriori interventi di formazione o informazione (tutti documentati).

La formazione può essere realizzata:
– attraverso incontri di formazione e informazione interni. In questo caso è necessario che sia redatta una documentazione che descriva: data di realizzazione dell’iniziativa, l’elenco dei partecipanti all’iniziativa (con firma comprovante la presenza), gli argomenti trattati e gli esiti delle valutazione del livello di formazione conseguito (es.: attraverso questionari di verifica o prove pratiche) ;
– attraverso corsi di formazione realizzati da aziende esterne, la cui frequenza viene certificata con il rilascio di un attestato di partecipazione (ed eventuale altra documentazione rilasciata dall’ente).

Regione Lombardia già dal 2003 con la legge regionale n. 12 ha abolito l’obbligo del libretto sanitario per gli addetti alla manipolazione degli alimenti, ritenendo i principi alla base di tale obbligo non rispondenti alla finalità perseguita di tutela dei consumatori. Il “pacchetto igiene” (l’insieme dei regolamenti comunitari che dal 2002 stabiliscono le norme base nel campo della sicurezza alimentare) ha stabilito che la formazione degli addetti ha un ruolo fondamentale nell’assicurare alimenti integri e sicuri e ha posto in capo al responsabile dell’attività alimentare l’obbligo di controllare e/o addestrare e/o formare gli addetti alla manipolazione degli alimenti, lasciandolo libero di adottare le misure ritenute più idonee a garantire il rispetto di questo requisito.
Gli OSA potranno quindi adottare misure diverse a seconda delle condizioni nelle quali si trovano ad agire, con particolare riguardo alla natura delle attività condotte e degli alimenti trattati, al rapporto con il personale addetto alle lavorazione e alle sue mansioni.

È importante sottolineare che il controllo del personale è previsto anche in alternativa al suo addestramento, come per esempio nel caso di impiego di personale avventizio, nei confronti del quale non sarebbe ragionevole prevedere un percorso di formazione e addestramento e quindi l’accento verrà posto più sull’attività di controllo da parte dell’OSA. Diversamente, quando si tratti di addetti con un rapporto di lavoro protratto nel tempo e dedicati a mansioni più “delicate”, la necessità di un intervento strutturato di formazione appare ovvia, anche per garantire i risultati nel tempo.

Quanto alle modalità di formazione, oltre a quanto riportato sopra, l’addestramento in campo mediante affiancamento di soggetti più esperti, risulta, in molti casi, il modello di riferimento, anche in termini di efficacia dell’intervento, in quanto permette di abbinare formazione e controllo.

In questo caso le registrazioni potranno essere limitate alle verifiche attuate periodicamente sull’operato degli addetti, con la segnalazione degli eventuali comportamenti non corretti e delle conseguenti azioni correttive e di rinforzo. L’addestramento in campo riveste un ruolo fondamentale al fine del raggiungimento degli obiettivi e dovrebbe comunque essere previsto. Questa attività può anche esaurire il fabbisogno formativo del personale. L’eccezione è rappresentata dai responsabili dell’elaborazione e della gestione delle procedure basate sui principi HACCP che devono ricevere una specifica formazione per l’applicazione dei principi stessi.