Videosorveglianza e protezione dei dati personali

FAQ Garante Privacy

Videosorveglianza e protezione dei dati personali

FAQ Garante PrivacyA CURA DEL GARANTE PER LA PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI

1) Quali sono le regole da rispettare per installare sistemi di videosorveglianza?
2) Occorre avere una autorizzazione da parte del Garante per installare le telecamere?
3) Le persone che transitano nelle aree videosorvegliate devono essere informate della presenza delle telecamere?
4) In che modo si fornisce l’informativa agli interessati?
5) Quali sono i tempi dell’eventuale conservazione delle immagini registrate?
6) È possibile prolungare i tempi di conservazione delle immagini?
7) Quali sistemi di videosorveglianza necessitano di valutazione d’impatto preventiva?
8) Si possono installare telecamere all’interno degli istituti scolastici?
9) Il datore di lavoro pubblico o privato può installare un sistema di videosorveglianza nelle sedi di lavoro?
10) L’installazione di sistemi di videosorveglianza può essere effettuata da persone fisiche per fini esclusivamente personali, atti a monitorare la proprietà privata?
11) Quali sono le regole per installare un sistema di videosorveglianza condominiale?
12) Si possono utilizzare telecamere di sorveglianza casalinghe c.d. smart cam?
13) I Comuni possono utilizzare telecamere per controllare discariche di sostanze pericolose ed “eco piazzole” per monitorare le modalità del loro uso, la tipologia dei rifiuti scaricati e l’orario di deposito?
14) Si può utilizzare un sistema di videosorveglianza per trattare categorie particolari di dati?
15) I sistemi elettronici di rilevamento delle infrazioni inerenti violazioni del codice della strada vanno segnalate da cartello/informativa?
16) Ci sono casi di videosorveglianza in cui non si applica la normativa in materia di protezione dati?

L’installazione di sistemi di rilevazione delle immagini deve avvenire nel rispetto, oltre che della disciplina in materia di protezione dei dati personali, anche delle altre disposizioni dell’ordinamento applicabili: ad esempio, le vigenti norme dell’ordinamento civile e penale in materia di interferenze illecite nella vita privata, o in materia di controllo a distanza dei lavoratori. Va sottolineato, in particolare, che l’attività di videosorveglianza va effettuata nel rispetto del cosiddetto principio di minimizzazione dei dati riguardo alla scelta delle modalità di ripresa e dislocazione e alla gestione delle varie fasi del trattamento. 

I dati trattati devono comunque essere pertinenti e non eccedenti rispetto alle finalità perseguite. E’ bene ricordare inoltre che il Comitato europeo per la protezione dei dati (EDPB) ha adottato le “Linee guida 3/2019 sul trattamento dei dati personali attraverso dispositivi video” allo scopo di fornire indicazioni sull’applicazione del Regolamento in relazione al trattamento di dati personali attraverso dispositivi video, inclusa la videosorveglianza.